9 errori più comuni nel marketing di stampa: come evitarli

Quando ci si appresta ad avviare una determinata attività, indipendentemente dal suo settore operativo, è inevitabile che un’attenzione particolare venga posta sul marketing.

Non traggano in inganno in tal senso le analisi di mercato! Per quando un business sembra essere solido e avere delle prospettive di crescita notevoli, il marketing continua a essere una pietra miliare per determinare o meno il successo di un’attività.

Andremo quindi ora a illustrare gli errori più comuni che periodicamente si rilevano nel marketing di stampa e, soprattutto, cercheremo di scoprire come evitarli.

I 9 errori più comuni nel marketing di stampa

Fare tutto da soli

Dopotutto fare del marketing di stampa efficace e funzionale al proprio business non è un’impresa così difficile, è esattamente questo pensiero che troppo spesso pervade il futuro imprenditore a far sì che l’azienda non possa aspirare a raggiungere i risultati preventivati.

Sebbene ci siano degli aspetti di marketing che possono essere gestiti in autonomia, è altrettanto vero che affidarsi a delle figure altamente professionali come ad esempio un designer professionista è l’unica scelta sensata che si possa fare.

Anche la scelta della tipografia è qualcosa che dovrebbe passare sotto il giudizio competente di più persone, affinché l’opzione designata sia davvero in grado di fornirci questi servizi tramite cui migliorare la nostra azienda.

Sottovalutare le ricerche di mercato

Certo, un’azienda multinazionale avrà degli interessi e un giro d’affari leggermente differenti rispetto alla tua attività, ma cosa ti fa pensare che questo basti a esonerarti dall’effettuare delle ricerche di mercato attente e precise?

Fare ricerche di mercato significa essenzialmente individuare il proprio pubblico di riferimento e far sì che i beni, servizi o prodotti possano rispondere alle esigenze degli utenti in maniera soddisfacente.

Il messaggio che offrendo ai potenziali clienti è efficace? La grafica utilizzata è in grado di dare forza al testo? Il testo stesso riesce a spiegare in dettaglio la portata del mio business? Il font impiegato riesce a esaltare l’aspetto generale? Tutte domande a cui un’accurata ricerca di mercato può rispondere in modo esaustivo.

Utilizzo di immagini generiche

Indipendentemente da quale sia l’attività che intendi aprire, non ti sarà difficile semplicemente andando su internet trovare un’immagine che si adegui grosso modo al tuo business.

Ma è davvero la scelta giusta?

No, ed essenzialmente perché un’immagine di repertorio è, come tale, un’immagine generica e per quanto bella non riuscirà mai a caratterizzare correttamente una realtà specifica.

È accertato che l’utilizzo di un’immagine coinvolgente riesca a donare maggiore forza al testo al quale si riferisce e proprio per questo non dovresti soprassedere sopra un aspetto così importante.

Ignorare formato e risoluzione delle immagini

Immagina di aver trovato l’immagine perfetta in grado di descrivere il tuo business in modo funzionale, sul pc l’immagine è davvero notevole in ogni suo particolare, procedi con la stampa e ti trovi davanti agli occhi una brutta copia pixelata dell’immagine digitale.

Come risolvere questa situazione che, ahimè, capita sin troppe volte?

Semplicemente prestando particolare attenzione al formato e alla risoluzione dell’immagine in questione. Al momento della stampa, se si vuole ottenere un’immagine nitida, un’alta risoluzione è una condizione imprescindibile senza la quale si otterrà solamente un risultato opposto a quello desiderato.

Prima di promuovere a pieni voti una determinata immagine, assicurati sempre che mantenga la stessa forza grafica anche dopo la stampa.

Ignorare i dettagli tecnici

Ciascuno strumento impiegato nel marketing di stampa, come volantini, biglietti da visita, brochure, cataloghi, poster, etc, possiede delle unicità di elementi che è opportuno considerare se non si vuole correre il rischio di ottenere un risultato finale scialbo e piatto.

Nel caso dei biglietti da visita, ad esempio, grammatura, stile, materiale, font e molto altro ancora sono tutti dettagli che concorrono nel definirne l’aspetto ultimo ed è proprio per questo che risulterà imprescindibile stabilire una precisa strategia d’azione con la tipografia scelta.

Assenza di collegamenti con contenuti digitali

Stiamo parlando del marketing di stampa, è vero, tuttavia non bisogna dimenticare il marketing digitale!

Sarebbe un grande errore considerare questi due aspetti del medesimo settore come separati tra di loro.

Un trucco molto efficace per riunire queste due realtà apparente inconciliabili è quello di far sì che un determinato prodotto di stampa contenga dei link di richiamo al proprio sito e/o ai propri social network professionali.

In alternativa si può utilizzare un pratico QR code con rimando diretto a una precisa destinazione digitale.

Perdersi nei dettagli

Per quanto si possa essere fieri e orgogliosi della propria attività, l’attenzione deve essere sempre rivolta al pubblico, quella parte che materialmente contribuisce al successo di qualsivoglia business.

Cosa vuol dire questo? Vuol dire che potrebbe risultare straniante, se non addirittura nocivo, realizzare un prodotto di stampa particolarmente arzigogolato con un’architettura poco chiara di vari elementi grafici e testuali.

La parola d’ordine deve essere sempre semplicità! Non è detto che una soluzione minimalista sia necessariamente più efficiente di una più dettagliata, tuttavia l’abbondanza scriteriata di elementi grafici e/o testuali in generale è sempre una scelta sbagliata.

Anche in questo caso affidarsi a delle figure professionali per il progetto e la realizzazione di un certo prodotto è la strada che bisogna intraprendere.

Correzione di bozze non eseguita

È difficile credere che molti futuri imprenditore saltino questo passaggio, però le cose stanno esattamente così.

Fin troppe volte, infatti, vengono mandati in stampa progetti editoriali contenenti errori, refusi, storpiature grammaticali e ogni genere di aberrazione grammaticale e/o sintattica capace di distruggere letteralmente la credibilità di un brand.

Correggere le bozze significa soprattutto, in prospettiva futura, evitare di “rimettere le mani” su un progetto considerato concluso e al contempo limitare al minimo ogni possibile danno economico.

Assenza della Call to Action

Il tuo progetto di stampa è perfetto in ogni sua parte. L’immagine scelta comunica esattamente i valori dell’azienda, il testo esprime al meglio i punti di forza, lo stile impiegato riesce ad armonizzare il tutto in maniera convincete e propositiva, manca solo un piccolo dettaglio… la Call to Action finale!

Cos’è la Call To Action?

La Call to Action non è altro che la frase finale di un contenuto che invita il pubblico a “passare all’azione” visitando il sito aziendale o iscrivendosi al servizio proposto.

Un prodotto di marketing di stampa mancante di Call to Action è un prodotto inutile, perché va a vanificare quello che è l’obiettivo del marketing stesso nel senso più generale possibile, quello cioè di raggiungere l’utenza di destinazione in maniera funzionale.

Per mettere in pratica tutti i consigli forniti, è essenziale che tu decida di rivolgersi solo a realtà di spiccato profilo professionale operante nel settore ormai da anni, come noi di NetSolution.

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